Il cinema rende intramontabili le t-shirt
Un tram che si chiama Desiderio, film del 1951 diretto da Elia Kazan, immortala la classica t-shirt bianca indossata da un irresistibile Marlon Brando, che diventa il simbolo di provocante virilità e fascino dirompente.
Quattro anni dopo lo stesso regista proporrà la sua prima pellicola a colori con La valle dell’Eden, tratto dall’omonimo romanzo di Steinbeck, che sancisce l'esordio di James Dean. Il sexy rebel actor confermerà il successo l’anno successivo recitando nel ruolo di protagonista in Gioventù bruciata, film diretto da Nicholas Ray. È di nuovo una t-shirt bianca a rendere immortale la memoria di James Dean, in quella che rimane la più celebre delle sue tre interpretazioni prima del fatale incidente.
Fu così che, grazie al cinema, la t-shirt intraprende la strada del successo e nulla più la ostacolerà: per le star di oggi è la maglietta che solo quando sei veramente un sex-symbol puoi vestire, fu indossata dagli hippies degli anni Sessanta e adottata dai grunge anni Novanta, fino ad essere reinterpretata come vero e proprio fashion steatment dai normcore del primo decennio del XXI secolo.
[per chi, come me, non sapesse cosa sono i normcore, ecco cosa ho trovato: “Nata qualche anno fa per scherzo dalla crasi di “normal” e “hardcore”, la parola normcore definisce l’ossessione di sembrare normali per essere speciali. Un esercizio di ironia che oggi, a colpi di account Instagram e campagne pubblicitarie, si prende gioco di certa moda iperconnotata, di trend forecaster, nuovi guru, fashion victim…” da Vouge Italia]Dopo il fascino del total white, quello spazio bianco racconta la storia di una passione: la nostra, la tua.
ERGO SUM | NO LIMITS TO LIFE
p.s. e tu chi voti: Marlon Brando o James Dean?